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Questa pagina e' stata aggiornata il 15 settembre 2002

 

robert m pirsigPirsig e Lila

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Parliamo di un libro americano, il secondo dell'autore di "lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta". Questo libro, intitolato "Lila" (Lila essendo parola sanscrita tratta dai Veda avendo il senso di "Giuoco cosmico", atteggiamento dell'universo manifesto proveninete dal gioioso gioco amoroso e delle avventure creative del divino. Vedete quale programma!), comporta delle piste affascinanti nel riquadro di una comprensione morale delle cose.

Difatti, una parte importante della sua tesi è che il nostro modo linguistico di analizzare il mondo per soggetti e oggetti ci fa perdere di vista tutto un lembo della realtà, costituito dai valori. E che detti valori sono l'unica realtà.

Parte dunque da uno studio dell'antropologia, nel quale scopre che gli antropologi tendono a non vedere certi fenomeni perché trascurano i valori di questi gruppi umani che studiano. E ciò a causa delle loro pretese alla scientificità. Cos'è un valore colturale? Come dimostrare scientificamente che tale coltura ha tali valori ? La scienza non ha valori. Non ufficialmente. Ma l'argomento all'effetto che i valori sono vaghi e non dovrebbero quindi venir utilizzati per la classifica primaria è falso. Non vi è nulla di vago nei giudizi di valore. Quando un elettore va nella cabina elettorale, pone un giudizio divalore. Non sarà un'elezione un'attività colturale? Cosa c'è di così vago nellaBorsa? Non tratterà di valori, forse? E cosa pensare dell'Irpef? cosa c'è in questomondo di più specifico dell'Irpef? I valori non sono per niente vaghi quando si ha da fare con loro in termini di esperienza reale.

Nella tesi di Pirsig, il valore non è una sottospecie di sostanza. E' la sostanza stessa ad essere una sottospecie di valore. Quando si rovescia il processo di circoscrizione, e che si definisce la sostanza in termini di valori, sparisce il mistero: la sostanza è un "modello stabile di valori organici". Sparisce quindi il problema Il mondo degli oggetti e quello dei valori vengono unificati.

"Dire che 'A sia causa di B' o dire che 'i valori di B condizionano A', è lo stesso brodo. La differenza lo è solo a parole. Invece di dire: 'la calamita A è causa che la limatura di ferro si dirige verso di essa', potrete dire; 'la limatura di ferro ha un valore che si dirige verso della calamita'. Scientificamente parlando, nessuna di queste affermazioni è più verra dell' altra. Può sembrare un pò goffo, ma si tratta di un problema di abitudini linguistiche, non di scienza. Si modifica il linguaggio utilizzato per descrivere i dati, ma non i dati scientifici stessi. "

Divide dunque il suo sistema tra valori dinamici e valori statici, essendo questi ultimi necessari alla stabilizzazione delle prime, anch'esse essenziali per permettere l'evoluzione ed impedire che si sclerotizzino. poi divide i modelli statici di valori in quattro sistemi: modelli inorganici, modelli biologici, modelli sociali e modelli intellettuali. La lista è esaustiva. Non manca alcuna "cosa". Sola la Qualità dinamica, che non pùo venir descritta in un enciclopedia, è assente.

Così risolve l'antica enigma dello spirito e della materia. La "materia", è dei modelli statici inorganici e biologici. Lo "spirito," è dei modelli statici sociali ed intellettuali. Ciascuno di questi quattro livelli è alla base dell'altro, ma ne rimane independente. Questo risolve pure la vecchia controversa tra determinismo e libero arbitrio. Difatti, i giudizi morali sono essenzialmente asserzioni di valori, e se sono i valori sono la materia fondamentale cui è fatto questo mondo, allora i giudizi sono la materia fondamentale cui è fatto questo mondo.

"Persino al livello più fondamentale dell'universo, i modelli statici di valori ed i giudizi morali sono identici. Le "Leggi della natura" sono leggi morali. Certo, all'inizio sembra bizarro, goffo e inutile dire che l'ossigeno e l'idrogeno formano l'acqua perché è la cosa più morale da fare. Ma non è più bizarro, goffo e inutile che dire che i professori di chimica fumano la pipa e vanno al cinema perché le irresistibili forze di causalità dell'universo gli forzano a farlo.Nel passato, la logica voleva che i proffessori di chimica fossero composti di atomi e che se gli atomi non seguono altro che le leggi della causalità, i professori di chimica devono dunque anche loro seguire le legi della causalità. Ma si può rovesciare questa logica. Si può benissimo dedurre la moralità degli atomi dall'osservazione che i professori di chimica sono di solito morali. Se i professori di chimica esercitano una scelta e se i professori di chimica sono esclusivamente composti di atomi, ne consegue che gli atomi esercitano anche loro una scelta. La differenza tra questi due punti di vista è filosofica, non scientifica. Il problema di sapere se un elettrone fa una cosa perché la deve fare, o perché la vuole fare, è assoluttamente senza rilevanza rispetto al dato di ciò che fa l'elettrone.

"Dimodoché ciò che stava trattando di dire, è che non è sola la vita, ma assolutamente tutto ad essere un'attività etica. Nient'altro. Quando i modelli inorganici di realtà creano la vita, (...) postula che lo hanno fatto perché è 'meglio', e che questa definizione della meliorità -- questo esordio di reazione alla Qualità dinamica -- è un'unità elementare dell'etica sulla quale si può stabilire il bene ed il male."

Per farla breve, a secondo la sua teoria, un codice di moralità è ciò che gestisce i rapporti tra due livelli congiunti. C'è una moralità che si chiama 'leggi della natura', grazie alla quale i modelli inorganici trionfano dal caos; c'è una moralità che si chiama 'legge della giungla' nella quale la biologia trionfa delle forze inorganiche della fame e della morte; c'è una moralità in cui i modelli sociali trionfano della biologia, 'la legge'; e c'è una moralità intellettuale che lotta sempre nei suoi tentativi per controllare la società. Ognuno di questi assiemi di codici morali non ha più parentela con l'altro che i romanzi con la carta e l'inchiostro, o le basculle elettroniche dei compiuter.

In breve, un libro prodigiosamente interessante e che apre delle piste ragguardevoli. Spero che questo resoconto darà a tutti il gusto di leggere questo libro.

Mxl


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