Dicembre
2004
Incassare
la testa nelle spalle non toglie che la pioggia mi caschi sul teschio...
Oggi piove e, tornando a casa, mi sono di
nuovo sorpreso ad incassare la testa fra le spalle ed a contrarre il
corpo ed il viso per le gocce fredde che mi cadono addosso.
Sono costretto a dovermi ricordare che le gocce che cadono sul mio
cranio (calvo) non dipendono dal mio stato di contrazione o di
rilassamento. In effetti, siccome la contrazione finisce per darmi
dolore alle spalle ed ai muscoli del viso, tanto vale rilassarsi, il
che implica l'accettazione tranquilla del fatto che piova,
che le gocce siano fredde e dimenticare che preferirei che fosse bel
tempo.
E' semplice e lo si capisce facilmente; che
guaio, io faccio parte di quelle persone che capiscono in fretta ma a
cui bisogna spiegare a lungo. Il Buddhismo è
uguale, è semplice ma bisogna spiegarlo a lungo. Certo, se
si giunge a comprenderlo, la cosa va da sé e si dice a se
stessi: "Accidenti, è proprio così!" Nell'attesa,
per le persone che amano le idee semplici (con frasi tipo: Se tutto va
male nel mondo è colpa di...*), il Buddismo non passa
facilmente.
Il Buddha disse un giorno, al termine della
sua vita, che non aveva mai insegnato nient'altro che dukkha, :lo stress. l'insoddisfazione, il
malessere, la sofferenza. Grosso modo, è lo stesso
concetto delle gocce d'acqua sul cranio: le cose non sono mai
(o molto raramente) come le vorremmo. Irrigidirsi, peggiora la
situazione. Prendere le cose come sono, significa darsi i mezzi per
stare meglio.. Questo voleva dire Dongshan Liangije (Tozan Ryokai)
quando rispondeva a qualcuno "Quando fa caldo, io sono completamente
caldo, quando fa freddo, sono completamente freddo".
Mxl
*sostituire
i puntini colla parola che ti parerà più idonea