Marzo
2005
Basta
metterci "zen" per fare sicché si venda.
Lo
Zen è oggi argomento commerciale. Poco importa quel che si
abbia da vendere, basta aggiungerci "zen" per fare che si venda. Ancora
l'altro giorno, ho visto una pubblicità per le corriere
departimentali dell'Herault (Dipartimento di Montpellier), che fa
vedere un ragazzo seduto in loto colla menzione "Sii Zen, prendi la
corriera". A dir il vero, non mi da fastidio. Avrà al meno
il merito di diffondere nell'opinione l'idea che "zen" sia un valore
positivo.
Siccome
avevo già sentito degli zenisti rammaricarsi da quel fatto,
io so che il fenomeno irrita. Ciò detto, diffonde un senso
specificissimo dello Zen, cioè quella nozione del Buddhismo
che vuole che gran parte del nostro stress quotidiano proviene da certe
decisioni che potremmo prendere, spesso malavvedute. Quando ero
ragazzo, andavamo a scuola a piedi, in bici, o in autobus, e a volte
lontano assai. Eppure, eravamo una famiglia benestante. Oggi si vedono
i genitori ingombrare i dintorni dei licei per portarci o ricuperarci i
loro bambini. Uno scempio negli ingorghi di oggi in centro
città.
Prendersi
la macchina per andare a lavorare sapendo che si va impazientarsi in
kilometri di ingorghi, inquinare e ingombrare ancora un pò
più le assi stradali è mera incoscienza e mero
egoismo, certo, ma pure controproducente. Ogni azione incalza
conseguenze, e tali conseguenze ne incalzeranno pure. Se ne
può quindi trarre la conclusione che sarebbe meglio se
stettessimo attenti a quel che facciamo.
Ma
quanto mi pare ancora più importante, è, di modo
subliminale, il fatto che tale slogan indichi che essere "Zen"
è essere più felici. E siccome è
precisamente ciò che vuole l'insegnamento buddhista,
insegnare alla gente a vivere felici, mi pare che ci vorrebbe prendere
quell'uso con indulgenza. Qualche giorno sparirà. Nel
frattempo, speriamo solo che cotanti possono farlo avranno tentato di
fare del surfing sull'onda, indicando a chi poteva interessare che
c'era appunto un metodo per "essere zen", in vece di tenerselo
gelosamente. Il che è peraltro vietato dall'ottavo precetto:
"Io m'impegnerò a non essere tirchio con gli insegnamenti
del Buddha, ma di dargli liberamente".
Allora,
un pò di generosità?
Mxl