Ringrazio il gentile Sr Mr Oller chi mi ha cortesemente concesso di effettuare una versione francese del suo lavoro. Per la pronuncia della traslitterazione Pinyin, pregasi riportare alla Tavola delle traslitterazioni dal Pinyin al Wade-Giles ed al Giapponese
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L'insegnamento della talità è
direttamente dato, Una porzione di neve in una ciottola d'argento, Non rigetta né t'attacca alle parole, E' proprio a mezzanotte che è più
brillante Benché non agisca non è senza
parole. Come un neonato, completo dai cinque sensi, Sei linee formano il doppio trigramma Li , Come i cinque sapori dell'isopo Penetrando la radice, misurando i rami, Naturalmente puro e profondamente sottile, Così fine che non penetri spazio alcuno, Ci sono adesso scuole subitisti e gradualisti Un cavallo legato, un sorcio paralizzato dalla paura, Tutta sotto sopra, la gente prende il nero per il bianco. Se vuoi seguire l'antico cammino Come una tigre che lascia la traccia della preda, Il ministro sempre serve il suo signore |
Tradotto da:
Toshu John Neatrour;
Sheng-yen;
Kaz Tanahashi
Keiso dokuzui
I Cinque Ranghi dell'Apparente e del Reale:
Insegnamenti segreti oralmente trasmessi da (il bonzo) che viveva sul monte Orientale (Touzan)
Non sappiamo chi compose lo Specchio dai Gioielli del Samadhi. Dal maestro Sekito al maestro Yakusan ed al maestro Ungan, è stato trasmesso da maestro a maestro fino a noi nella stanza segreta. Mai sono stati (gl'insegnamenti) volontieri svelati prima di oggi. Dopo l'aver trasmesso al maestro Touzan, quest'ultimo messa al chiaro la gradazione dei Cinque Ranghi, e compose una strofa per ogni rango, al fine di far fuoruscire il principio fondamentale del Buddhismo. E' certo che i Cinque Ranghi sono una torcia sulla strada nel buio della notte, un traghetto al bordo del fiume quando si ha perso il cammino!
Però, ahimé! I giardini dello Zen, nei nostri tempi, sono desolati e nudi. Lo "Zen-che-punta-direttamente-sull'Ultimo' viene considerato come nient'altro che ignoranza e stoltezza; e questo tesoro supremo del Mahayaana, i Cinque Ranghi dell'Apparente e del Reale dello Specchio ai Gioielli del Samadhi, non è più considerato che come un tegame vecchio e scassato in una casa passata di moda. Nessuno ci bada più. [Gli studenti di oggi] sono come ciechi che hanno buttato via i loro bastoni considerandogli quanto bagaglio superfluo. Da soli inciampano e cadono nel fango delle viste eterodossi, e non non possono più uscire finché la morte gli sorprenda. Non sapranno mai che i Cinque Ranghi sono come la nave che gli avrebbe fatto attraversare il mare avvelenato che circonda il livello della Verità, la preziosa ruota che dirocca l'inespugnabile carcere delle due vacuità. Non sanno l'importante strada della pratica progressiva, non il senso segreto che racchiude codetto insegnamento. Perciò affondano nelle acque stagnanti degli stati di sravaka o di pratyeka-buddha. Precipitano nel buco nero dei germogli appassiti e dei semi marci. Persino la mano del Buddha stentarebbe a tirargli fuori di là.
Adesso dispenserò ciò a che fù iniziato, quarant'anni fa nella stanza di Shoju in quanto dono del Dharma. Semmai incontrassi una persona superiore che studi i veridici e profondi insegnamenti e che abbia fatto l'esperienza della Grande Morte, il darò questa trasmissione segreta, perché non è stata prevista per della gente dalle capacità mediocre o minori. Ascoltate e non lo trattare alla leggera!
Quant'è vasta la distesa dell'oceano della dottrina, quante innumerevoli il porta dell'insegnamento! Tra di esse, vi è di certo un certo numero di dottrine e di segreti oralmente trasmessi e pure, non ho mai visto checchésia che valesse il grado di perversione, la critica malevolente, il spiegazoni subdole, il aggiunte di ramo sopra ramo, l'accatastamento dei grovigli ai quale si sono portati i Cinque Ranghi. Perciò confondono ed imbrogliano gli allievi loro sino al punto stesso che persino un Sariputra o un Ananda stentarebbe a capire correttamente.
Ovvero, sarebbe possibile che i nostri patriarchi avessero partorito di quelle assurdità a fine di spossare inutilmente la posterità loro? Mi lo chiesi per parecchi anni. Ma quando sono entrato nella stanza di Shoju, il rinoceronte dei miei dubbi antecedenti ha di botto crollato, morto. Non considerate l'insegnamento dei Cinque Ranghi con sospetto, dicendo che non è quello che fu oralmente trasmesso direttamente tramitte il lignaggio di Touzan. Dovete sapere che è solo dopo l'aver completato lo studio delle strofe di Touzan che Shoju diede il suo riconoscimento ai Cinque Ranghi.
Una volta ch'ero entrato nella stanza di Shoju, e dopo l'aver ricevuto la sua trasmissione, era abbastanza soddisfatto. Ma, benché soddisfatto, mi rammaricavo però che tutti gl'insegnanti non avessero chiaramente spiegato il senso dell' "Interpenetrazione reciproca dell'Apparente e del Reale". Sembravano aver scartato le parole "interpenetrazione reciproca" e non darle la più minima attenzione. E' perciò che il rinoceronte del dubbio rialzò in me la testa.
All'estate del primo anno dell'era Kan'in (1748-1751), nel bel mezzo della mia meditazione, il mistero dell' "Interpenetrazione reciproca dell'Apparente e del Reale" s'illuminò di botto. Era proprio quanto guardare il palmo della mano. Il rinoceronte del dubbio crollò morto, all'istante, e non soffocai quasi per la gioia. Benché desiroso di trasmetterlo ad altri, mi vergognavo del trarre il mio latte puzzolente di vecchia donna e di sporcare con esso la bocca dei giovani bonzi.
Tutti quelli tra di loro che desiderano cattare questa profonda fonte devono studiarla in segreto da tutto il loro corpo. Il mio proprio lavoro si è esteso su più di una trentina d'anni. Non crediate che si tratti di un facile compito! Anche se doveste lasciare la vostra famiglia e disperdere la vostra casa, non pensiate che basti. Dovete fare voto di passare attraverso setto o otto, o magari nove cespugli di rovi. E quando avrete passato attraverso i cespugli di rovi, non crediate che basti. Fate il voto di studiare gl'insegnamenti segreti dei Cinque Ranghi sino al fine.
Durante quei ultimi otto o nove anni, magari di più, ho tentato di incitarvi, tutti quanti siete che fate cuocere il vostro semolino quotidiano sul medesimo fuoco con me, a studiare questo grande affare affondo, ma il più sovente, avete creduto che si trattava della dottrina di un'altra casa e ci siete rimasti indifferenti. E' solo un piccolo numero di voi che non ha acquisito la comprensione. Quanto mi dispiace! Non avete mai sentito: "Quante numerose che siano le porta del Dharma, faccio voto di valicarle tutte"? Quanto più ancora dovrebbe essere vero del principio maestro del Buddhismo e della Via essenziale di Sanzen!
Shoju Rojin diceva: "Affin' di fornire agli studenti un mezzo per direttamente fare l'esperienza delle Quattro Saggezze, i patriarchi nella loro compassione e con la loro perizia a concepire espedienti hanno dapprima instituto i Cinque Ranghi." Cosa sono allora quelle famose Quattro Saggezze? Sono la Grande Saggezza del Perfetto Specchio, la Saggezza della Natura universale, la maravigliosa Saggezza di osservazione e la Saggezza di Perfezione-dell'Azione.
Praticanti della Via, aveste persino proseguito i vostri studi nei Tre Cesti senza smettere per numerosi kalpa, se non avete direttamente fatto l'esperienza delle Quattro Saggezze, non vi sarà concesso di chiamarvi veri figli del Buddha.
Praticanti della Via, se il vostro studio è stato corretto e completo, al momento in cui frantumate la porta d'ingresso della ottava coscienza, o coscienza Alaya, la preziosa luce della Grande Saggezza del Perfetto Specchio si mette all'istante a brillare. Ma, strano da dire quanto sia, la luce della Grande Saggezza del Perfetto Specchio è nera come lacca. E' lo che si chiama il rango del "l'Apparente nel Reale".
Avendo acceduto alla Grande Saggezza del Perfetto Specchio, entrate allora nel rango del "Reale all'interno dell'Apparente". Quando avete compiuto la vostra lunga pratica della Samadhi dello Specchio ai Gioielli, realizzate direttamente la Saggezza della Natura universale e entrate per la prima volta nello stato d'interpenetrazione senza ostacolo del numeno e dei fenomeni.
Ma il discepolo non si può fermare lì. Deve lui stesso entrare nella conoscenza intima col rango di "Ciò che viene dall'Interno del Reale". Dopodiché, poggiandosi sul rango del "l'Arrivo all'Integrazione mutua, proverà completamente la Saggezza dell'Osservazione maravigliosa", e la Saggezza di Perfezione-dell'Azione. Finalmente, accederà al rango del "l'Unità ottenuta", e dopo tutto ciò, torna a sedersi tra il carbone e le ceneri.
Sapete perché? L'oro puro ch' è passato per un migliaio di rifuse non ridiventa un minerale. L'unico mio timore, è che vi accontentiate di un piccolo guadagno. Quant'è inestimabile il merito ottenuto dalla pratica a passo a passo dei Cinque Ranghi dell'Apparente e del Reale! Tra questa pratica, non si ottengono solo le Quattro Saggezze, ma si prova personalmente che i Tre Corpi sono anche loro totalmente inclusi nel nostro proprio. Non avete letto nel Daijo shogongyo ron: "Quando le otto coscienze sono capovolte, le Quattro Saggezze sono prodotte; quando le Quattro Saggezze sono legate assieme, si perfezionano i Tre Corpi"? E' per quello che Sokei Daishi compose questa quartina :
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La tua propria natura è dotata |
IL POEMA DI TOZAN RYOKAI SUI CINQUE RANGHI
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L'Apparente all'interno del Reale: Alla terza vigilia della notte |
Troppo spesso il discepolo, considerando che la sua realizzazione è il fine del Grande Affare e che il suo discernimento della Via del Buddha è completo, si ci attacca sino alla morte e non molla la presa. Lo si chiama uno "Zen di acqua marcia; una persona di questo tipo è "uno spirito cattivo che monta la guardia sul cadavere nella bara".Pur rimanendo assorbito in questo stato per trenta o quarant'anni, non fuoruscirà mai della caverna del sussiego e dei frutti inferiori della pratyeka-buddheità. E' perciò ch'è detto: "Colui la cui attività non lascia questo rango affonda nell'oceano di veleno". E' di quella persona che parlava il Buddha che la chiamava "il folle che ottiene la sua realizzazione nel rango della Realtà".
Di conseguenza, benché finché rimane nel suo nascondiglio di quiete, di passività e di distrazione, il dentro ed il fuori sono trasparenti e la sua comprensione è perfettamente chiara, il momento della viva intuizione [che ha fin quà raggiunto grazie alla sua pratica] viene in contatto con le condizioni impure della differenziazione che portano il disordine e la confusione, l'agitazione e la vessazione, l'amore e l'odio; si va a trovare totalmente senza diffesa davanti a queste cose, e tutte le miserie dell'esistenza faranno pressione su di lui. E' afin' di salvarlo da quella grave malattia che il rango del "Reale in seno dell'Apparente" è stato stabilito in quanto espediente.
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Il Reale in seno all'Apparente. Una grande signora dall'occhio assonnato |
E' quel che si chiama la Samadhi dello Specchio di Giada. E' quel cui parla il Sûtra del Nirvâna quando è detto: "Il Tathagata vede la Natura di Buddha con i suuoi occhi propri." Quando siete entrati in questa samadhi, "benché state spingendo il grande bue bianco, non fugge"; la Saggezza Universale della Natura manifestasi proprio davanti ai vostri occhi. E' quel che s'intende dalle espressioni, "Esiste un solo Veicolo", "la Via del Mezzo", la Forma vera", "la Saggezza suprema".
Ma se l'allievo, avendo raggiunto questo stato, se non dovesse sodisfare, allora, come dapprima, viverebbe nella profonda fossa della "fissazione in un rango minore di bodhisattvaità". Come mai? Perché non sarebbe né familiare col comportamento del bodhisattva, né non comprendrait-il le condizioni causales di una terra-di-Buddha. Benché avrebbe une chiara comprensione della Vera e Universale Saggezza, non potrebbe far brillare la Maravigliosa Saggezza che comprende l'interpenetrazione senza ostacolo dei molteplici dharma. I patriarchi, afin di salvarlo da quella calamità, gli hanno fornito il rango della "Venuta dall'Interno del Reale."
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La Venuta dall'Interno del Reale: All'interno della vacuità c'è una
Via |
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L'Arrivo ad Integrazione Mutua (Li): Quando due lame incrociano la loro punta, |
Eppure, egli non deve considerare il suo stato come fosse il suo riposo finale. E' dunque detto: "Un tal uomo ha in lui e di lui stesso una mente che vola verso il cielo". Cosa deve fare, al fine? Deve sapere che ancora rimane un rango, il rango del"L'Unità ottenuta".
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L'Unità ottenuta: Chi oserà uguagliarlo |
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Quanto tempo Tokuun, quel vecchio ozioso succhiello, |
E' della massima importanza lo studiare ed il passare tra i Cinque Ranghi, di ottenerne une vista penetrante e di essere totalmente senza fissazione né esitazione. Ma, benché il vostro studio personale dei Cinque Ranghi arriverà un giorno al suo termine, la Via del Buddha si stende senza fine e non vi si trova nessuna area di riposo. Innumerabili sono le porte del Dharma.
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La spiegazione che segue è tratta del Funogo
san ro, da, shi i rui |
Se ci arrivate, dovrete conoscere quella strada. Quella strada' significa che mentre si rimane nel presente mucchio di suoni e di forme, che si sgombera dapprima dall'attacamento al Se, e che si raggiunge il suo stato originale anteriore di senza-Se. Per di più, dovete conoscere che ogni cosa non ha esistenza propria. Una volta che la persona e le cose sono senza Se, si cammina nella vacuità tutt'allungo delle sue attività quotidiane. Questa vita è fondamentalmente une pratica e un'esperienza senza lordura, ed è perciò che possiamo praticare e fare l'esperienza della non-lordura. Oggi, dovete camminare con diligenza nella vacuità. Camminare nella vacuità è per niente un'arte speciale; ogni giorno, quando entrate in sala, non dovreste masticare il minimo chicco di riso. Non masticare il minimo chicco di riso significa che non si rompe il giovane né si violenta la disciplina suscitando la coscienza di provare un sapore. E' quel che si chiama seguire la via degli uccelli.
Seguire la via degli uccelli è senza pista; quando non si lascia il suo corpo nel reame del senza pista, quello è il raggiro per un asceta. Quando ci si è arrivati e che ci si è installati, resta ancora una strada da percorrere, aldilà. Questa non viene né non va; la si chiama "il muschio che cresce nel palazzo di giada". Tutti i nomi dell'Altro Lato sono solo denominazioni temporanee di questo. In realtà, è l'unica strada che non si possa toccare. E' perciò che la si dice "nascosta". E "nascosta" non è un'affare di dargli un nome come senso; il demanio chiamato la strada nascosta è quello del senza-nome o senza-senso. E' perciò che è detto "Non ha paese, non rimane, non dimora in nessuna casa".
Saperlo eppure esser capace di non stare qui, essere un esempio per gli esseri, inspirargli e guidargli, riunirgli e insegnargli, si chiama 'stendere le mani'. Collo stendere le mani, non c'è cammino separato; non si trasgredisce la via degli uccelli. Col seguire tutto solo la via degli uccelli, si stendono pure le mani. Sulla via degli uccelli, non c'è cammino separato; quando si conosce se stessi la strada nascosta, non si la trasgredisce pertanto. Quando si dimora nella via degli uccelli, non ci crescono corna sulla testa ma si stendono sempre le mani.
Così sono le tre strade causa ed effetto della grande pratica, e la causa e l'effetto si stendono per le lunghe e le larghe attraverso tutto l'universo.
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I detti che seguono sono attribuiti a Caoshan Benji, un grande discepolo di Dongshan, anche conosciuto come Caoshan l'antico; le note tra parentesi sono forse di Caoshan Liaowu, anche conosciuto come Grande Maestro Huixia, successore di Benji e conosciuto come Caoshan della seconda generazione. Esiste un certo livello di confusione sull'attribuzione di qualche antiche opere Caodong, ma quello non ha nessun rapporto con il nostro soggetto. |
(Se lo volete sapere, questo accade nel quadro di diverse specie, come il non approvare l'ascetismo, la purificazione, e la tranquilizzazione. Se dunque lo volete sapere, gli Antichi usavano in modo provisorio il buffalo di acqua per rappresentare le diverse specie di fenomeni, non di linguaggio.)
Quanto alle diverse specie di discorso, ogni discorso andata e ritorno è di una sola specie, ed è perciò che Nanquan diceva: "Laddove non può giungere la conoscenza, non ne parlate; se ne parlate, allora vi vresceranno le corna sulla testa. Anche chiamandola "così", già è cambiata. Dovete solo andare a lavorare tra le diverse specie di esseri." All'istante, dovete andare nella differenziazione e parlare dei fenomeni in differenziazione, è solo quando non ci sono più parole nelle vostre parole che lo potrete fare. Quando Nanquan era malato, qualcuno gli chiese: "Maestro, dopo della Sua morte, ove andrà?" Quan rispose: "Sarò un buffalo di acqua nella fattoria in giù della montagna." Il suo interlocutore disse: "Vorrei accompagnarLa, maestro, ma lo posso?" Quan disse: "Se mi segui, vieni con un filo d'erba in bocca".
(quelle sono le parole di un asceta che si trasforma; è perciò che dice: "Se ti vuoi avvicinare, vieni con un filo d'erba in bocca." Avvicinarsi intimamente chiamasi "Solo il non-attacamento è degno d'essere offerto.")
Dice anche: "Quanto alla caduta a secondo il caso, precisamente adesso nel mezzo di tutti i suoni e di tutte le forme, rigirarsi verso ogni cosa e non cadere nelle classificazioni chiamasi cadere a secondo il caso."
Dice anche: "Quanto alla caduta dei preziosi, il corpo di realtà della natura della realtà sono cose preziose, anche esse bisogna rigirarle; è lì la caduta dei preziosi. Qui ed adesso, il Bue bianco in terreno scoperto è il modello estremo del corpo della realtà; anche lui, bisogna rigirarlo, affin' di evitare di sedersi nella regione dell'uniformità senza discriminazione.E' quel che anche si chiama l'affare di togliere le offerte. Se volete utilizzare le offerte, dovete ottenere quel cibo. Quello è ciò che si chiama il sapore sciapo, ed è chiamato il distacco degno di essere offerto. Tutto il resto è cibo impuro, non è il cibo della liberazione non-attacata. Qualcuno aveva chiesto a Baizhang: "Cos'è che si usa per cibo?" e Baizhang aveva risposto: "Si serve il non-attacamento per cibo". Yunyan disse: "Non date cibo per offerte." Daowu disse: "Sapendo ch'esiste qualcosa da mantenere, tutto è offerta."
Coloro i quali prendono il loro cibo da una regola di vita corretta debbono avere tre sorte di caduta.
A quell'epoca, un bonzo chiese: "Indossare pellicia e corna, che specie di sorte è? Non togliere il suono e la forma &emdash; che specie di sorte è?" Risposi: "Indossare pellicia e corna è la sorte dell'asceta. Non togliere il suono e la forma è la sorte a secondo il caso. Non accettare cibo è la sorte dei preziosi- quello è il fondamentale; si sa che esiste, eppure non si afferra, dimodoché viene detto "sorte dei preziosi" quanto alla pellicia e alle corna, la sorte dell'asceta, è non attaccarsi a l'affare dell'ascetismo, né ai stati di ricompensa di tutti i santi. Quanto al non togliere il suono e la forma, la sorte a secondo il caso, poiché un principiante sa che ha la sua propria cosa fondamentale, quando torna a alla luce, si sgombera di ogni forma, suono, odore, sapore, sensazione e idea e che raggiunge all'immobilità. Così, dopo che abbia perfetto la sua realizzazione, egli non si attacca ai demanî dei sei sensi; quando ci cade non è imbrogliato, ed lo accompagna senza ostacolo. E' quindi detto: "I sei insegnanti dei sentieri esteriori sono i nostri insegnanti, quando questi insegnanti cadono, cadete con loro e potete dunque mangiare". Il cibo è quello della vita corretta; è anche la cosa fondamentale. E' solo che non essere insozzato dalla coscienza percettiva nei vostri sei sensi si chiama "cadere" &emdash; questo non è la stessa cosa dei timori anteriori. Non si afferra neanche quel che ci riguarda personalmente, quel che è fondamental, a fortiori il resto.
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Il seme dei cinque stati &emdash; o posizioni, ranghi &emdash; trovasi nel Can tong qi, "L'Accordo della Differenza e dell'Unità, scritto da Shitou (700-790), antenato della casa Caodong (Sôtô). Dongshan a esposto i cinque stati nel suo Baojing sanmei ke, "Meditazione sul Canto dello Specchio di Giada", e ha composto un assieme di poemi sui cinque stati dell'interrelazione del vero/assoluto e del parziale/relativo. Caoshan, che sembra essersi servito dei Cinque Ranghi più degli altri discepoli di Dongshan, aveva studiato il Confucianesimo sino all'età di dicianove anni e esprimeva i cinque stati in termini di signore e di vassallo, di principe e di ministro. Ciò che segue è la spiegazione di Caoshan. |
Lo stato assoluto è il demanio della vacuità, ove non c'è mai stata la minima cosa; lo stato relativo è il demanio della forma, con miriadi di forme. Il relativo all'interno dell'assoluto è voltare le spalle al principio e andare verso i fenomeni; l'assoluto all'interno del relativo è l'indifferenza ai fenomeni, col penetrare il principio. L'integrazione mutua, è rispondere sottilmente alle miriadi di circostanze senza cadere nelle diverse esistenze. Non è né insozzato, né puro, né vero, né parziale; è dunque chiamato la grande Via vuota e misteriosa, il sorgente veridico che non afferra. I grandi del passato hanno sin da tempi immemoriali estimato che questo rango (stato d'integrazione) era il più maraviglioso e misterioso. Dovete discernere chiaramente e interamente. Il signore è lo stato assoluto, il vassallo, lo stato relativo; il signore che considera il vassallo è il relativo in seno all'assoluto. La via del signore e del vassallo in armonia è un'espressione dell'integrazione mutua.
* Un bonzo chiese: "A che somiglia il signore"?
Il maestro rispose: "La sua virtù maravigliosa è
onorata attraverso il mondo intero; il suo risveglio sublime brilla
attraverso la grande vacuità."
* "A che somiglia il vassallo?"
"La sua attività spirituale si estende sulla Via Santa; la
vera saggezza beneficia agli esseri senzienti."
* "Cos'è il vassallo raggirandosi verso il suo
signore?"
"Senza cadere in diverse disposizioni, gelando i suoi sentimenti,
egli contempla la santa faccia."
* "Cos'è il signore che considera il suo vassallo?"
"Benché la sua maravigliosa apparenza non si muova, la
brillanza della sua luce è fondamentalmente senza
partialità."
* "Cos'è la Via del signore e del vassallo in
armonia?"
"Camminando alla pari, senza interiore né esteriore;
fondandosi armoniosamente, l'alto ed il basso stando uguali."
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Fenyang Shanzhao, 947-1024, fu uno dei grandi antenati
della casa Chan di Linji, notevole per il suo sviluppo del gong
an in quanto attrezzo dello studio del Chan; |
Proveniente dal seno dell'assoluto* |
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Venendo dal seno dell'assoluto, i fiori di loto fiorendo su di un suolo dessicato -- i loro calici d'oro e i loro steli d'argento bagnati di goccie di rugiada di giada. Il bonzo eminente non si siede sul pedestallo della fenice. |
Il relativo in seno dell'assoluto *. |
(parziale nel vero) |
Il relativo in seno dell'assoluto -- la luna
è chiara a mezzanotte, il sole deve salutare l'alba. |
L'assoluto nel relativo * |
(vero in seno del parziale) |
L'assoluto in seno ai relativi: l'estremità
di un capello diventa un albero ingente, una goccia di acqua diventa un
fiume. |
Arrivando ai due * |
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Arrivando ai due - lo spirito non viene dal cielo o dalla terra; come può l'eroismo dipendere dalle quattro staggioni per il suo impulso? |
Realizzazione simultanea dei due.* |
(nell'antica tradizione, si tratta di arrivare al relativo ed al parziale) |
La realizzazione simultanea- la donna di giada butta la spola sul mestiere ronzante, l'uomo di pietra batte il tamburo, bomm, bomm.
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Song of the Jewel Mirror Samadhi ( il Canto dello Specchio di Giada del Samadhi)
Roshi Ross Bolleter--Tung Shan's Fourth Rank (Il Quarto Rango di Dongshan)
A SOLITARY CLOUD--by Robert Joshin Althouse
Antenati dello Zen Sôtô in Cina
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