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Aggiornato al 12 maggio 2007

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nishijimaGl'insegnamenti di  Gudo Wafu Nishijima rôshi



Teoria delle quattro vedute
ovvero tre filosofia ed una realtà

Una collana di conferenze di maestro Gudô Nishijima

©Windbell Publicazioni

La materia nel Buddhismo

Oggi io vorrei parlarvi del concetto buddhista di materia. Ho spiegato nel mio ultimo corso il concetto buddhista di mente, e vorrei dunque passare alla seconda fase e spiegare la materia dal punto di vista del Buddhismo.

Si dice che la filosofia moderna sia stata fondata dal filosofo francese René Descartes (Cartesio). All'inizio dei suoi studi, egli assunse la posizione di dubitare di tutte le teorie e proposizioni. In tale posizione, scoperse un fatto semplicissimo: scoperse di pensare. La sua filosofia parte da questo semplice fatto. Il suo celebre detto citato in latino, Cogito ergo sum, dice, mi pare, "Io penso, dunque sono". Dunque, a secondo la teoria di Cartesio, il pensiero forma la base delle nostre vite. Ma allo stesso tempo, egli credeva nell'esistenza della materia. La sua filosofia è fondata sulla mente o il pensiero, pero egli credeva anche nell'esistenza della materia. Ecco perché la sua filosofia è conosciuta in quanto dualismo. E quale tendenze nel pensiero filosofico di Cartesio hanno giunto sino a noi col passare per i filosofi idealisti moderni. Ad esempio, gli sforzi del filosofo tedesco Emmanuele Kant, conosciuto per la sua opera 'Critica della Ragione pura', hanno verso sull'investigazione delle basi della ragione o della mente. Egli era un idealista. Porse a principio l'esistenza della materia, che egli chiamava ding an sich o cosa di per sé, pero concludendo che fosse impossibile alla mente umana de dimostrare l'esistenza della materia. Di conseguenza, la sua filosofia era anch'essa una specie di dualismo, pur essendo solitamente chiamata idealista.

Noi possiamo pure trovare un'altra corrente nel pensiero filosofico occidentale moderno; cioè l'Empirismo inglese. Gli Empiristi credono solo in ciò che percepiscono mediante i sensi, e che chiamano materia. L'idea è stata ripresa dal filosofo tedesco Feuerbach, che affirmò che il mondo consiste solo di materia, e che nient'altro esiste che la materia. Lo si dice dunque perciò materialista. Dopo di lui venne chi fu forse il più celebre dei materialisti, Karl Marx. Questi ha spiegato tutti i problemi ed avvenimenti sulla base della filosofia materialista.

Io penso che un metodo elegante per considerare il concetto buddhista di materia sarebbe di paragonarlo con la materia così com'è vista dai materialisti, eppoi di paragonare i due concetti. I materialisti credono che il mondo è solo costituito di materia. Ma i buddhisti credono nell'Universo. Se l'Universo fosse solo costituito di materia, la teoria materialista sarebbe effettivamente esatta. Ma i buddhisti non credono che l'Universo sia solo costituito di materia; anzi credono che ha un altro volto. Ad esempio, le numerose persone che noi possiamo trovare in questo mondo sono impiegate in un'attività che noi chiamiamo lavoro. E gli esseri umani lavorano normalmente per uno scopo. Lavorare per uno scopo è un valore umano. Il valore non è puramente materialista; è pure culturale. Si tratta di un valore particolarmente umano. Dunque, in sù della materia, l'Universo contiene pure dei valori umani, o culturali. I materialisti, pertanto, negano questo fatto, e insistono per dire che il mondo è costituito solo di materia e di valore materiale. Tale credenza è molto ingannevole quando noi arriviamo a considerare il senso delle nostre vite. I buddhisti affermano dunque che il mondo non è soltanto materia; contiene pure qualcos'altro della materia: i valori umani.

Nello Shôbôgenzô, maestro Dôgen dice che la natura è il Buddha Gotama parlando, e che le montagne sono il suo corpo. Egli dice che i suoni dell'acqua nei valli sono la voce del Buddha Gotama. Ciò che egli dice, è che la natura non è solo fatta di materia; ella comprende pure dei valori umani. Tal'è il punto di vista buddhista. I buddhisti credono che la materia è solo uno tra gli aspetti dell'Universo. La materia è uno dei metodi che noi adoperiamo per spiegare l'Universo. Il Buddhismo afferma che la pretesa che il mondo sia solo costituito di materia è sbagliata.

Ci sono domande?

 -- Se capisco bene, quindi, i Buddhisti credono che c'è un valore positivo nella vita umana?

Si, i buddhisti credono che ci sono valori distinti dalla materia. I buddhisti dicono, ad esempio, che la specie di cibo che noi mangiamo non è dell'ultima importanza; piuttosto, il nostro interesse a mangiare è il nostro sforzo per creare del valore. Preocuparsi della specie di cibo da mangiare non è lo scopo della nostra vita. Lavorare per qualcosa è lo scopo della vita umana.

 -- I materialisti forse confondono il metodo e lo scopo, allora?

I materialisti fondano il loro pensiero sui problemi della vita sull'analisi logica della materia. Ma le loro idee limitano tutte le cose entro il loro concetto di materia. Le loro analisi sono molto chiare e razionali, pero, dal punto di vista del Buddhismo, hanno dimenticato qualcosa di molto importante  nelle nostre vite.

 -- Quando Lei parla di valori umani, quando noi ci mettiamo a pensare all'opposto della materia, noi pensiamo valori culturali, come ascoltare bella musica e via dicendo. Qual'è la differenza tra questa specie di valori culturali e ciò ch'intende Lei per valori umani?

Io adopero valori umani e valori culturali con lo stesso senso. Io non so quale vale meglio per descrivere l'espressione valori. Intendo le due espressioni nello stesso senso.

 -- Quid dei valori intellettuali?

I valori intellettuali non sono che una piccola parte dei valori culturali o umani.

 -- La mia domanda è molto affine alla prima. Pero io non riesco ancora a capire cosa intende Lei nella sua risposta. Io non capisco perché il Buddhismo sarebbe diverso del materialisme solo perché gli esseri umani hanno un valore o dei valori. Sarà perché quei valori sono associati a qualcosa di spirituale?

Non, non voglio dire questo. Intendo che i valori sono il risultato di una specie di sforzo mentale. Ma io non credo che quello sia spirituale. Il Buddhismo crede nell'esistenza dell'Universo, ed i materialisti considerano l'Universo da un lato solo. Non considerano che un sol aspetto dell'Universo e chiamano quel aspetto materia. Poi ne tragono la conclusione che l'Universo debba essere costituito da sola materia. Ma i buddhisti credono che la materia è solo uno solo degli aspetti dell'Universo. E' impossibile descrivere la totalità del contenuto dell'Universo a parole, ed è perciò che la filosofia buddhista esprime l'Universo con la parola ineffabile. I materialisti fanno l'errore di limitare l'Universo ai confini della materia. Ma la materia è solo uno degli aspetti dell'Universo. L'errore che fanno i materialisti è di prendere una parte dell'Universo e di confonderla con il tutto.

 -- Qual'è l'altro lato?

A secondo la teoria buddhista, l'altro lato non può essere messo in parole. E' per questa cagione che noi pratichiamo Zazen. Quando noi pratichiamo Zazen, possiamo avvertire qualcosa. E questo qualcosa, è l'altra parte dell'Universo. Così, l'Universo è a volte semplicemente appelé 'realtà'. E la realtà include l'impossibilità di censire tutte le sue faccette. Siamo dunque incapaci di spiegare quest'altro volto dell'Universo con delle parole. Tal'è il concetto buddhista della situazione.

La parola immo, in cinese, si adopera per esprimere l'ineffabile. Questa parola ha un senso molto ambiguo, perché la realtà è molto difficile da mettere in parole. In teoria buddhista, si dice che è impossibile spiegare l'Universo stesso in parole. Ma tramite la pratica di Zazen, noi possiamo sperimentarlo. E questa esperienza reale è l'unico modo che abbiamo noi per riconoscere ciò che è l'Universo. Lo si può spiegare in termini filosofici, e pure in termini scientifici, pero queste spiegazioni sono sempre univoche. Dimodoché se noi vogliamo afferrare l'Universo nella sua totalità, ci tocca sperimentarlo tramite la nostra azione. Ecco perché noi pratichiamo Zazen.

 -- Negano i materialisti la possibilità di qualsiasi specie di valore umano, o si accontentano loro di stimare questo valore in base al materialismo?

I materialisti credono nel valore materiale. Cioè l'energia, la potenza, le calorie, e così via. Ma questi non sono altro che valori materiali. Non si può dire che ottenere questi valori possa essere lo scopo dell'esistenza. Noi utilizziamo ciò che noi percepiamo come materia nelle nostre vite quotidiane, pero noi gli adoperiamo a fine di ottenere un valore che non sia materiale. Tal'è il fatto. Se si crede che ottenere dei valori materiali come il danaro, il potere nella società e così via, è quello lo scopo dell'esistenza, allora ci si perde la capacità di vedere il veritiero scopo dell'esistenza. Quello è il punto di vista buddhista. Ad esempio, prendiamo quella gente che mettono tutti i loro sforzi a diventare ricchi, che adorano mangiare e così via. Pur vivendo in una stupenda casa e circondati di tutto ciò che desiderano materialmente, avvertono a volte di sentirsi insoddisfatti. E' semplicemente perché le cose di cui hanno fatto lo scopo delle loro esistenze  --  il danaro, il cibo, i piaceri sensuali  --  non gli daranno mai uno scopo ultimo nell'esistenza. E' il segreto dell'esistenza. E' dunque a cagione dell'insistenza del Buddhismo sul questo fatto che, anche se noi abbiamo bisogno di cose materiali a fine di raggiungere il nostro scopo finale, queste cose di per sé non possono in alcun caso diventare questo scopo. Le filosofie materialisti riconoscono solo valori materiali. Esse dicono che per rendere migliore le nostre società, noi abbiamo bisogno di potere politico, e che per ottenere quest'ultimo, ci serve la rivoluzione. Tal'è la loro teoria sociale. Ma il concetto materialista dei valori e il concetto buddhista sono diversi.

 -- Io sono un poco confuso, perché Lei parla dei materialisti, pero questi materialisti sono idealisti, e se il materialismo ha una filosofia, allora questa stessa filosofia è un'idea.

Si. Si può dire che la filosofia è nient'altro che idee. Ma le filosofie materialisti sono basate sulla materia  --  esse analizzano le società su di una base materiale. La loro conclusione è che per governare una società, è imperativo controllare i mezzi di produzione. Esse cercano dunque di strappare il potere dalle mani delle classe dirigenti, i borghesi. Ovviamente, le loro teorie sono delle idee, pero queste idee sono radicate nella materia.

 -- Dunque, quando un materialista guarda il mondo, in realtà, questa persona deve sperimentare dei valori umani, pur essendo possibile che non se ne renda conto. Quando fanno qualcosa, debbono trarre un valore umano dalla loro azione.

I materialisti solitamente non credono che le società umane possano poco a poco migliorarsi. Loro credono che la situazione è sempre sotto il controllo della classe che più potere ha. Si credono che per poter migliorare la società, bisogna sconfiggere la classe dirigente. Insistono sulla necessità assoluta della rivoluzione. Ma la filosofia buddhista dice che la situazione cangia ad ogni momento e così, vivere quanto meglio possiamo nel momento presente è in fatto il modo migliore per migliorare le nostre società. I buddhisti credono che vivere sinceramente le nostre vite chaque jour è una rivoluzione graduale. Noi non abbiamo bisogno di una rivoluzione radicale, perché quando noi viviamo sinceramente ad ogni momento, le nostre società si migliorano ad ogni momento. E' questa la teoria del Buddhismo, ed è molto diversa delle insistenze dei materialisti.

 -- In linea di massima, i materialisti credono che l'Universo è predittibile, e i buddhisti credono che l'Universo è impredittibile. Lei ci potrebbe spiegare ciò che è causa di tale impredittibilità, a secondo i buddhisti?

Nella seconda fase, il Buddhismo afferma le idee materialisti, ed è così che i buddhisti credono nella regola di causa e di effetto. Noi crediamo dunque anche che il futuro sia predittibile. Ma allo stesso tempo, i buddhisti credono che la vita è istantanea  --  che il tempo tra il presente ed il futuro è discontinuo. Dunque, pur credendo i buddhisti che il futuro sia predittibile, crediamo noi pure che tali predizioni non sono altro che predizioni, niente fatti. A quel modo, i buddhisti credono che il futuro può essere conosciuto, pero non si fidono tale conoscenza come se fosse un fatto assoluto.

 -- Io non riesco affatto a capire come, se si crede alle cause ed agli effetti, vi si possa allo stesso tempo credere nella libertà umana.

Pour risolvere questo problema, ci vuole capire il concetto del tempo nel Buddhismo. In filosofia buddhista, vi si vede il tempo a due modi. In un modo, noi diciamo che il tempo forma una linea continua che va dal passato al futuro. Ma allo stesso tempo, il Buddhismo è una filosofia molto pratica, basata sull'azione --  azione che occorre al momento presente. Dunque, pur potendoci immaginare una lunga linea di tempo andando dal passato al futuro, noi crediamo che il tempo reale è solo il momento presente. Tal'è la teoria fondamentale del Buddhismo a proposito del tempo. I buddhisti credono nella regola delle cause e degli effetti; quando noi pensiamo al tempo in quanto lunga linea, noi possiamo scoprire la regola di causa e di effetto in operazione.

Ma se noi non crediamo soltanto nella regola di causa e di effetto, dobbiamo diventare deterministi; noi non possiamo credere che gli esseri umani possano essere liberi. Il Buddhismo crede pure che solo il tempo reale possa essere il momento presente. Tale momento non ha lunghezza, e al momento presente, con la sua lunghezza zero, noi possiamo trovare la nostra libertà. Un paragone piuttosto buono sarebbe un pisello posto sul filo di un rasoio; siccome la lama è molto sottile, il pisello ha quante possibilità di cadere su di un lato quanto lo ha di cadere dall'altro. La libertà umana possiede lo stesso carattere fondamentale. Siccomme i nostri atti succedono a quel momento presente infinitamente corto, esso va a volte da un lato e a volte dall'altro.

Questo è il concetto buddhista della libertà umana. E questa teoria ci permette de riconciliare la regola di causa e di effetto con la credenza nella libertà umana. Nel pensiero filosofico occidentale, la credenza nella regola di causa e di effetto non permette de credere anche nella libertà umana, e vice-versa. Questa è una contradizione bien conosciuta ed anche irrisolta della filosofia occidentale. Nessuno ha mai trovato una soluzione nel corso dei migliaia di anni dello sviluppo della filosofia. Ma il Buddhismo ha una teoria che può riconciliare queste due opzioni: la credenza nella relazione di causa e di effetto e la credenza nel libero arbitrio. Dimodoché la teoria buddhista del tempo è molto importante: noi la chiamiamo Instantaneità dell'Universo. La teoria buddhista afferma che l'Universo compare e scompare ad ogni momento; il tempo è frammentato o discontinuo. Solo il momento presente esiste davvero. Ed è questa teoria del tempo che permette di risolvere la contradizione tra libero arbitrio e relazione di causa ad effetto.

 -- Se crediamo noi nell'istantaneità del momento presente, e che noi agiamo sinceramente, allora perché ci è necessario di credere in una regola di causa ad effetto?

E' perché noi abbiamo la capacità di pensare al nostro predicamento col nostro intelletto. Quando noi consideriamo i problemi al livello intellettuale, dobbiamo riconoscere che c'è una legge che governa le nostre azioni, la legge di causa e di effetto. Questa legge ci permette de capire le situazioni reali e di renderle intelligibili nel quadro delle nostre vite. Ma, allo stesso tempo, questa regola non può in alcun caso spiegare tutta la storia; ci tocca vedere la vita da un altro punto di vista in più dal punto di vista determinista della causalità. Il Buddhismo ci encorragia a vedere la vita e il modo in cui funziona l'Universo da diversi modi. la legge di causa e di effetto è una di questi; un modo di spiegare l'Universo.

 -- Io penso che lo Zen non è molto chiaro sulla validità della legge di causalità; c'è un posto nello Shôbôgenzô in cui un bonzo chiede cosa è corretto, la legge di causalità o la libertà...

Pour capire pienamente la relazione tra la libertà umana e la legge di causa e di effetto, bisogna servirsi della Teoria delle Quattro Vedute. Dal primo punto di vista, noi possiamo credere che gli esseri umani godono di una libertà completa, perché questo punto di vista considera la realtà con la potenza della mente. Il secondo punto di vista, è che l'Universo è governato dalle cause e dagli effetti, perché questa veduta considera la realtà dal punto di vista esteriore, obiettivo e materiale. Questi due punti di vista  --  libertà e causalità  --  sono contradittori. Per risolvere la contradizione, il Buddhismo propone un terzo punto di vista: la filosofia dell'azione. E'la filosofia del momento presente. La teoria buddhista del tempo afferma che l'Universo è instantaneo. Questa teoria ci permette di dire E che noi siamo liberi al momento presente, ED anche che noi siamo legati dalle cause ed effetti. Per realizzare questi tre punti di vista, noi pratichiamo Zazen, perché durante Zazen, noi possiamo fare l'esperienza de ciò che è effettivamente la realtà sedendoci tranquillamente. Dunque, per realizzare la validità della Teoria delle Quattro Vedute, bisogna agire, fare l'esperienza di qualcosa di reale. E la pratica de Zazen ci fornisce questa esperienza di una modo molto semplice e diretto. Dunque, è tempo per noi di praticare Zazen ancora una volta.

Grazie.


Segue : L'azione nel Buddhismo


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